Lunari si
RACCONTA
Lunari è un unicum nel panorama nazionale.
Il progetto accoglie una Comunità Socio Sanitaria per dieci persone con disabilità medio-grave ed un Centro Socio Educativo per quindici persone con disabilità medio-lieve; i nuovi servizi si affacciano su un’ampia aia generata dall’incontro della preesistente cascina rurale con l’edificio che sorgerà. La nuova sede della cooperativa è il fulcro del progetto. Una realtà virtuosa connessa alla comunità, al territorio e all’ambiente naturale.
In diretta dal Cantiere
Qui una piccola anteprima! Alcuni video che raccontano l’evoluzione del cantiere di LUNARI sono visibili sul Canale You Tube di Coop Fior di Loto.
Storie di
P.
In questi mesi ci siamo chiesti in quale modo
raccontare Lunari, ad ogni passo, i suoi sviluppi, la sua “storia”. Poi…idea!
Ci è venuto in mente P. Nessuno, meglio di P. poteva riuscire nell’impresa, ci siamo detti. Nasce così “Storie di P.”: un racconto a puntate che parla di LUNARI con gli occhi di un grande albero impegnato ad osservare il mondo ai suoi piedi e attorno ai suoi rami, mutare, assumere forme e spazi nuovi.
LUNARI visto con gli occhi del grande albero detto “P”.
COLLEZIONA LE STAMPE DI P.
Con Lunari prende vita anche il racconto a puntate che parla del progetto con gli occhi di un grande albero di nome P. Scopri tutto su P. e colleziona le stampe!
INFO E ORDINI
In questi mesi, ci siamo chiesti come raccontare LUNARI ad ogni passo, i suoi sviluppi, la sua “storia”…
Poi…idea! Ci è venuto in mente P.
Nessuno, meglio di P. poteva riuscire nell’impresa, ci siamo detti.
Nasce così “Storie di P.” un racconto a puntate pubblicato sui social e nella sezione “Lunari si Racconta” che puoi anche collezionare attraverso le STAMPE DI P.!
Quali tipologie:
- Stampe a tiratura limitata € 20.00 (prezzo unitario);
- Stampe non a tiratura limitata € 15.00 (prezzo unitario);
La stampa a colori (15×15 cm) è realizzata su carta nobilitata da 300 gr.
Potrai anche chiederci di realizzare una striscia con 3, 4, 5 immagini (es. quelle di un mese) oppure un poster personalizzato (costo da stabilire in base alle singole scelte).
Come collezionare le STAMPE DI P.
1.scegli l’immagine/i che vuoi ricevere (nella sezione “Lunari si racconta” trovi tutte le storie di P. disponibili);
2.invia il “tuo desiderio” a: lunari@coopfiordiloto.it e riceverai le info dettagliate e indicazioni per il pagamento;
3.acquista con bonifico bancario in base alle istruzioni operative contenute nella mail di risposta;
4. riceverai la tua stampa e anche il riscontro della liberalità che potrà essere fiscalmente detratta dalla dichiarazione dei redditi perchè Fior di Loto è onlus;
5. farai parte dei sostenitori di LUNARI!
GRAZIE!
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2. Mamma mia!
Mamma mia! Non posso distrarmi un attimo! L’interrato è già finito e si stanno …
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costruendo le trame per il primo solaio. I piccoli uomini non sono più in fondo al terreno ma hanno costruito scale e innalzato mura: posso vederli più vicini e sono molto curioso di poterli guardare negli occhi.
Sapete…. un giorno arriveranno a costruire una grande vetrata, sì…. proprio al mio fianco e mi sembrerà di poter entrare con i miei rami e, agli uomini della casa, sembrerà di vivere tra i miei rami: confesso di non vedere l’ora che arrivi quel tempo!
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innalza velocissimo tra le nuvole. Riesce a raggiungere una notevole altezza e vola a perdita d’occhio sopra i tetti, sopra il bosco e, tornando a terra, porta con sé gli sguardi rubati dall’alto. Mi sembra di volare, di riuscire a staccare le mie radici dalla terra e di riuscire a muovermi ed osservare le tracce di LUNARI, della casa e di tutti i miei amici alberi! Fantastico! Nei prati attorno a me sono cresciuti fiori dai colori e dalle consistenze diverse: sono armonie che la natura ci regala. In cantiere arrivano tante persone: si muovono in spazi che stanno crescendo che mostrano scorci di ciò che sarà…le aperture verso il bosco, le vetrate in cui mi potrò riflettere, i tagli verticali da cui entrerà una parte del cielo. Sono riusciti a dare una forma all’aria che percorrerà invisibile i legami tra gli spazi interni e quelli esterni. Ho dimenticato di dirvi che ho scoperto, ascoltando i piccoli uomini che in tutta la casa si potrà ascoltare la musica! Che meraviglia…la potremo ascoltare anche noi alberi!
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raggiunto la massima esplosione di foglie: hanno tutte forme e colori diverse, alcune sono talmente morbide da apparire talco sotto i polpastrelli, altre sembrano croccanti, altre ancora mostrano venature di linfa. Abbiamo disteso i nostri rami in un abbraccio ed estendiamo ai piccoli uomini l’invito a beneficiare delle nostre ombre, spesso mosse dall’aria. Abbiamo creato spazi per il riposo, per il gioco, per dare sollievo e vorremmo tanto che qualcuno si fermasse all’ombra dei nostri rami. Noi, alberi silenziosi, abbiamo il tempo per osservare le nostre ombre riflesse sulla terra, sull’erba e ci divertiamo a vedere che le forme che si creano sono in continuo movimento…inafferrabili: perché non provate a catturale con fili di lana colorata? Si creerebbero tessuti in cui vederci le sagome di animali preistorici o creature inventate!
Ricordatevi della possibilità di donare un ALBERO ad un amico, ad un vostro affetto importante, per festeggiare un evento e, perché no, anche voi stessi!
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stessero lavorando al telaio. Arrivano le botti con il calcestruzzo e lo calano nelle strutture in legno realizzate come se fossero le torri di castelli fantastici…e poi? Avviene la magia! Una notte di riposo e, la mattina seguente, si liberano le forme e si manifestano in tutta la loro bellezza. L’edificio di LUNARI è poderoso, mi ha superato in altezza, siamo “vicini di vita”: mi rifletterò nelle sue vetrate e in cambio offrirò la mia ombra e i miei colori. Fatico a vedere tutti i miei amici alberi nel bosco perché la casa è cresciuta molto ma noi possiamo comunicare attraverso le radici: ho sentito il bisogno di dire loro che sono felice di far parte di un grande progetto, ho detto loro che dobbiamo fare del nostro meglio per proteggere gli uomini, dare loro frutti, benefici ed accoglienza. Noi alberi siamo pronti! Ah, dimenticavo di dirvi che le mura esterne della nuova grande casa saranno caratterizzati dalle venature del legname utilizzato per i casseri: i nodi, le
rigature delle fibre, i “disegni” di molti alberi vivranno per sempre impresso nelle pareti della casa. E poi ci sarà una parete rivestita di legno che attraverserà tutto l’edificio come se fosse una guida, un percorso da seguire per inoltrarsi: è obbligatorio utilizzare i polpastrelli per sentire, per capire quanto noi alberi possiamo “muovere” emozioni.
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stati scelti! Qualche nocciolo e qualche grande gigante come il platano e l’olmo…siamo molto grati!
Ricevere un albero in dono penso sia come ricevere il “testimone” di un futuro che lasceremo libero di crescere, avendone rafforzate le basi. Se ogni piccolo uomo avesse un albero per amico, avremmo
l’occasione di farci domande e di cercare le risposte nelle azioni semplici di ogni giorno. Noi alberi siamo silenziosi e ci muoviamo lenti negli anni, non abbiamo una voce che emette suoni ma sappiamo comunicare, utilizzando un abecedario che si svela solo a chi si lascia emozionare. Abbiamo un’intelligenza, una memoria e abbiamo acquisito la capacità di adattarci, di modificarci in base ai pericoli che avvertiamo.
Io sono un albero molto fortunato perché ho molti amici: amici con rami e foglie, amici con braccia e sguardi, amici con zampe e ali… Osservo il nascere del giorno ed il fermento della vita; attendo la sera per osservare il teatro della notte e ascolto il sonno delle creature…forse entrerò in qualche sogno!
Le farfalle sono arrivate, colorate, preziose creature delicate sorvolano il verdissimo prato, impalpabili bellezze da contemplare! Sta arrivando l’estate e noi alberi siamo prontissimi…voi?
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giornata di lavoro, vedo arrivare altri piccoli uomini che restano ad osservare. Uno mi colpisce in modo particolare: cerca una posizione centrale, all’interno della grande casa in costruzione ed osserva. Muove le assi, misura e a braccia conserte guarda i particolari che, probabilmente, un giorno nessuno vedrà perché coperti dai pavimenti e dalle murature. Si muove nel silenzio di uno spazio ricchissimo di particolari: assi,
chiodi, taglierine, cavalle da ponte, casseri, tubi e morsetti ma ciò che più mi piace di lui è il movimento.
Sembra parlare con qualcuno per cercare un confronto ma è da solo, con i suoi pensieri e le sue riflessioni: osserva il lavoro fatto per organizzare quello che verrà… E spesso, ascolto i canti dei piccoli uomini laboriosi: gesticolano per sovrastare il rumore e mi piace vederli collaborare ma amo, soprattutto, vedere quando si fermano davanti ad una caffettiera fumante a condividere un buon caffè! Che profumo! E, mi piace ascoltare la voce dei ragazzi che vivono al centro e che, nelle giornate di sole, si spingono in giardino: suonano la chitarra, cantano oppure imbracciano le biciclette e si spingono in percorsi veloci e divertenti.
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esperienze a cielo aperto! Monteranno due grandissime tende, tre gazebo, giochi di legno ed una montagna di creatività! Finalmente! Noi alberi avremo un grande e importante lavoro da fare: io, visto che sono molto vicino alla grande casa, sarò guardiano dei piccoli uomini laboriosi e i miei amici, nel bosco, potranno custodire i giochi dei bambini e dei ragazzi. Ho sentito che verranno organizzati dei laboratori creativi, aperti alla comunità e saranno organizzati momenti in cui ascoltare storie, cantare, disegnare e riposare all’ombra del bosco. Il progetto si chiama “BOSCO EDUCANTE”: un luogo in cui la Natura può prendersi cura degli esseri umani e dei viventi. Ciò che mi entusiasma molto è che si sta pensando di vivere il bosco anche durante le ore serali: non saremo più soli, noi alberi! La notte sarà una scoperta per tutti…che emozione!
E poi, ho sentito che si vogliono organizzare visite guidate al bosco per conoscere le caratteristiche delle essenze arboree e proiezioni di film! Non vediamo l’ora!
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storie: ragazzi, sono super famoso! Chi vorrà, potrà acquistare le mie stampe numerate e poterle conservare, collezionare o potrà decidere di fare un regalo originale ad un caro amico o un affetto importante nella propria vita. Sapete che nei primi disegni venivo rappresentato come un cerchietto attorno al quale si creavano linee, frecce, assonometrie, visioni prospettiche ed io ero un cerchietto e insieme a tutto il bosco creavamo un ricamo volteggiante sui fogli, come un movimento, una danza. Ora quel cerchietto diviene una stampa impreziosita dalla carta, dal senso che assume ogni gesto compiuto per realizzare LUNARI. Quanto
sono orgoglioso del lavoro che stiamo facendo: un movimento creativo, un cuore che pulsa dalle radici e sfiora le nuvole. Uniti siamo in grado di moltiplicare, di dare valore e di affrontare anche le sfide più ardue che ambiscono a portare cambiamento…solo quando tutto ciò si concretizzerà, tutti sapremo che ne sarà valsa veramente la pena di farsi carico, per passare il testimone e consegnare una nuova realtà con tanti piccoli cerchietti!
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E’ il mio bosco, sono i miei alberi che si prendono cura dei bambini che partecipano al c.r.e.d. del “bosco educante”. Hanno scoperto le casette dei bombi, le cicale ed hanno ritrovato le piume di un animale: il cer-gufo…mai sentito! Ma loro sono così sicuri che inizio a pensare di essermi distratto e, di non averlo mai incontrato. Sento le loro voci, seguo i loro movimenti e sapete che hanno costruito navi che sanno muoversi negli oceani più profondi e sanno bucare le nuvole e andare di là!
Spero disegnino la mappa perché io non riesco a bucare le nuvole ma immagino che ci sia un mondo “rovesciato”, splendido…in cui tutto si capovolge ed il tempo cammina al contrario…io potrei tornare ad essere un piccolo seme!
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nuovi amici! Emozione incontenibile nel vedere tante persone passare sotto le mie braccia foglieggianti ed entrare nell’edificio. Li vedo muoversi, affacciarsi ai buchi delle finestre, fare capolino tra i pilastri: esclamano stupore e meraviglia. Ci sono volti sorridenti, sguardi attenti, cuori aperti. Distinguo la voce di un uomo che conosco: lo vedo spesso, controlla i lavori perché ha disegnato lui, la nuova casa. Accarezza le superfici per sentire se sono vivaci al tatto, mi conosce da sempre e mi ha sempre disegnato con un cerchio affiancato con dolcezza ai muri perimetrali della nuova casa: mi ha dato valore. Ascolto la storia che racconta: di come è nato un tetto che racchiude una capanna, di come è stata raccolta la luce e di come i legni si sono intrecciati…dalle cortecce degli alberi alle pareti interne. WOW, mi sentite? Sto esclamando con voi, con tutti i miei amici alberi perché quando tutto sarà finito, tutto partirà, si rinnoverà con la forza degli uomini e dei viventi che si sono lasciati attraversare dalle emozioni.
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piccoli uomini correre nel bosco alla caccia di indizi per trovare il mitico TESORO! Mi sorprenderò nel notare il loro stupore, il gioco sincero e leale di una squadra che si sostiene e si adopera per arrivare al traguardo ed esulterò nel veder scendere il cielo della notte costellato di lampadine scintillanti ad illuminare i volti di vincitori e vinti, non importa. Avrà trionfato la festa, la bellezza della semplicità di ritrovarsi a giocare e cenare insieme. Tutto il bosco dispiegherà rami e foglie per proteggere ed esprimere gioia.
Beh, curiosi di sapere qual’è il tesoro? Venite sabato sera 24 luglio: si gioca e si mangia una buonissima pizza….é tornata pizzAcademy!
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guardare oltre: l’anno prossimo avrò rami abbastanza lunghi per sbirciare il grande terrazzo sul tetto. E’ una costruzione poderosa! …una grande casa che esprime energia! I piccoli uomini hanno messo un ramo sul tetto: ho scoperto che è abitudine farlo per festeggiare un significativo traguardo raggiunto. Ora, la casa di LUNARI ha un “coperchio” e si inizierà a lavorare al suo interno per la ripartizione degli spazi e per la realizzazione degli impianti. Cercherò di piegare lo sguardo per guardare all’interno: stanno prendendo misure e stanno scegliendo l’abito che ogni stanza avrà. Mi piace ascoltare: arricchisco di particolari l’immagine della mia nuova compagna di vita. Siamo “opere” diverse: io, sono un’opera della natura e, la nuova casa è opera dell’uomo ma abbiamo radici che affondano nello stesso terreno e nel tempo ci aiuteremo a vicenda. Stanno scegliendo le porte, i rivestimenti, i materiali: tutto appare meraviglioso e raggiungibile. Ci saranno due terrazze ed una veranda da cui ci si potrà affacciare e riempire lo sguardo con l’alternanza delle stagioni. Ci sarà un’aia interna, come nelle vecchie corti di campagna: ampia ed accogliente, a cui tutti gli alberi del bosco potranno fare da cornice, come una quinta teatrale ad uno spettacolo tutto da scrivere…anche con il tuo aiuto!
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dei ragazzi del centro…è tornata a vivere la casa gialla che guardo da molti anni. La serata con caccia al tesoro e pizzata è stata benedetta dal chiarore della luna che silenziosa ha atteso di apparire e fare luce. E’ stato emozionante assistere alla festa nel bosco: qualcuno è andato a cercare l’albero adottato e lo ha ritrovato dopo diversi anni: fila tre, albero trentuno…trovato! Noi alberi abbiamo sentito la serenità delle persone e, ci siamo congedati alla notte, pensando che abbiamo il privilegio di essere testimoni di tanta umanità che si muove alle nostre radici: siamo custodi di una moltitudine di memorie.
Ho visto tornare i ragazzi del progetto pizzAcademy: fieri di essere nuovamente al lavoro!
Alla fine della serata, io, albero P. so di aver trovato il tesoro più prezioso al mondo: sono nel cuore delle persone.
…mi prenderò un paio di settimane di vacanza: lascerò lavorare le mie radici ed attiverò le mie foglie per ritornare a raccontare qualche storia a fine agosto! A presto!
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lavoro del cantiere, di azioni, di gesti, di parole e di attese. Noi alberi stiamo tenendo strette le foglie affinchè si sentano accompagnate il più possibile e possano decidere di “lasciarsi andare” quando avranno tinto la loro pelle di un nuovo colore e sapranno di divenire altro per il suolo. E’ giunto il periodo dell’anno in cui la natura volge lo sguardo al riposo: noi alberi sintetizziamo la luce, assorbiamo il calore del sole, tendiamo lo sguardo al nostro interno per diventare la casa autunnale della linfa che scorrerà mantenendosi minima materia di sostentamento. I piccoli uomini sono tornati ad essere laboriosi: prendono misure, controllano ogni particolare ed immaginano ciò che sarà. Stanno per arrivare i falsi telai delle finestre, ci si sta predisponendo per i cartongessi e presto arriveranno le soglie che definiranno i punti di calpestio futuro. Arriverà il grande e poderoso “occhio sul cielo”: un lucernario che sarà posizionato sul tetto e che genererà un taglio verticale di luce, una fenditura, una “porta” di comunicazione tra la terra e il cielo. Dov’é la chiave per aprire quella porta? E’ nascosta nella capacità di ognuno di noi di raccogliere la visione di chi ha disegnato la nuova casa, un abbraccio tra lo spazio interno e quello esterno …è nascosta nella bellezza dei particolari. BUONA RICERCA!
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individuare dove mi trovo: affondo le mie radici tra l’ingresso della nuova casa e la zona che accoglierà le camere da letto dei ragazzi. A disposizione ho una nicchia in cui mi proteggerò dal vento che soffierà da nord. La grande gru è addormentata, immobile nella sua forma a bilancia: ci guardiamo e scrutiamo i lavori di pochi, piccoli uomini che decidono dettagli e particolari. Le stanze stanno prendendo forma e si definiscono gli immaginari di ognuno di noi. Il mio bosco, alle spalle della casa è verdeggiante: trae beneficio dalla pioggia e dal sole che scalda e non prosciuga. Sapete che la nostra amica vigna ha regalato grappoli di profumata uva? Anche il piccolo orto dei bambini sta continuando a donare piccoli e succosi pomodori colorati sotto gli occhi vigili dello spaventapasseri! Dal mese di ottobre vi scriverò con una cadenza diversa: il secondo ed il quarto mercoledì di ogni mese. Mi preparo all’inverno ma non preoccupatevi perché si sta già lavorando per il Natale e per vivere il bosco anche con sciarpa e guanti!
Ricordatevi di “vestire” lo spaventapasseri!
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cercando una tana per l’inverno: un riccio sta lavorando tra le foglie croccanti cadute a terra per creare un rifugio sicuro per i mesi più freddi…gli uomini stanno chiudendo le finestre della nuova casa per proteggerla dall’acqua e, soprattutto, è arrivato il grande, immenso lucernario sul tetto! Ha dimensioni faraoniche: permetterà di dialogare con il cielo, di notte e di giorno, proteggerà e filtrerà “il tempo” che trascorre. I piccoli uomini si sono radunati numerosi tra le mura per decidere insieme come i progetti degli impianti potranno prendere vita tra il calcestruzzo e i mattoni. Sorridono quando arrivano al primo piano e possono toccare le mie foglie … Ho detto ai miei amici alberi, nel bosco, di alleggerire il carico dei rami, di respirare l’aria nuova dell’autunno e di trattenere il calore del sole che arriva ad asciugare l’erba del mattino. Guardiamo con sguardi curiosi…ascoltiamo con le nostre radici legnose…sentiamo le vibrazioni che questa nuova casa espande a chi le si avvicina. Esprimo un desiderio: addobbare il bosco per Natale!
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Ehi! Riccio! Dove scappi? Tra le foglie, accumulate sull’erba, ha trovato riparo un riccio che sta cercando una tana confortevole per l’inverno. Anch’io e i miei amici alberi stiamo rallentando i ritmi vitali, ci stiamo concedendo al sole autunnale e guardiamo arrivare la stagione del riposo. Sono cadute a terra molte ghiande dalle amiche querce e molti rametti saranno utilizzati dagli uccelli, la prossima primavera, per costruire nidi, nuove case. Anche se c’è silenzio, nella grande casa si preparano gli impianti, si decidendo dove andranno i letti, le librerie, i tavoli, immaginando i percorsi… CHE MERAVIGLIA!
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Il grande gruppo di alberi racchiusi nel bosco si chiama “il bosco di PROSPERO e ARIEL” ed ARIEL è la mia anima, l’ombra che mi segue, mi sorregge e mi sveglia quando giunge il tempo in cui sorridere alla primavera e mi dice quando chiudere lo sguardo e riposare. È tempo di fare scorta di energia, del sole intrappolato nella corteccia, dei minerali trattenuti nelle radici che allargano le trame nella terra ed intrecciano i percorsi di altri vegetali e animali che nel suolo trovano riparo. Io e ARIEL abbiamo accolto molti bambini che si sono distribuiti a cerchio nel prato: hanno allietato le nostre ore di luce, hanno parlato degli animali che vivono tra i rami, sotto le foglie e quelli che scavano traiettorie invisibili agli occhi umani…ci sono ricami e orditure nascosti nell’umido terreno su cui il mondo cammina. I piccoli uomini si fermano a lavorare sino a tardi: accendono qualche luce e corrono tra una stanza e l’altra con strane scatole, tubi colorati, fogli aperti su tavoli improvvisati che segnano il principio di “uno stare” che prelude un abitare, un vivere….
Sono felice di essere testimone anche dei preparativi per il prossimo Natale! Nella casa gialla i ragazzi stanno colorando le cassette per creare i cesti, stanno arrivando nastri di raso e soprattutto i profumatissimi pandori e panettoni! EVVIVA!
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nei muri, chi infila scatole di plastica, tubi imbottiti, chi inserisce valvole, chi rappezza con la malta e tutti corrono dal basso all’alto e dall’alto in basso! Invisibili regole di un gioco che si avvia al mattino e si chiude alla sera, quando la luce naturale se n’è andata e si accendono fari che allungano le ombre e le proiettano sui solai. Ognuno risponde a disegni stampati su grandi fogli di carta impoverita dall’umidità. Qualcuno sorride, qualcuno alza la voce per sovrastare il rumore meccanico dei trapani, qualcuno ascolta la musica e qualcuno prega. Ho visto un piccolo uomo trovare un angolo, un preciso e riparato luogo in cui pregare e raccogliere i pensieri. Gli spazi si stanno arricchendo di dettagli, di materiali, di strati di superfici che proteggeranno la casa. Sono venute molte persone in visita: chi si occuperà delle finestre, chi delle porte, chi dei pavimenti e chi sta già pensando alle cucine e alla lavanderia! Che meraviglia! Ecco qual è il premio del grande gioco: un nuovo mondo si prepara. Io e i miei amici alberi aspettiamo che le ultime foglie si depositino a terra per nutrirci di sola materia linfatica. Trascorreranno mesi in cui nessuno di noi darà un segno ma saremo vigili e pronti per il risveglio. A Natale, ho sentito che verranno molti bambini a giocare nel bosco: una caccia al tesoro! A presto amici!
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abitano il BOSCO. Una lettera che indirizziamo a Babbo Natale che presto arriverà! “Immaginiamo il tuo arrivo nella notte. Tieni tra le mani un lume che irradia il tuo cammino e lasci che le tue renne e gli animali del bosco trovino riparo tra le fronde e la coltre di foglie cadute a terra. Immaginiamo il tuo canto, il passo cadenzato che ti porta alla nostra casa: arriverai per portare in dono una visione. Hai sbirciato tra le scenografie di ciò che sarà e ci consegni, oggi, le tracce del prossimo anno. Immaginiamo persone unite da un pensiero di crescita, di comunità, di vitalità e di creatività! Noi alberi immaginiamo di risvegliarci a primavera e di trovare una brulicante umanità che si prepara al traguardo di un sogno. Il prossimo anno dovrà essere il momento in cui recuperare tutte le forze e le energie possibili per far volare, a vele dispiegate, il nostro futuro”.
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tornare rinnovati verso la primavera. I piccoli uomini stanno lavorando dentro alle stanze: hanno riparato, dalle intemperie, i muri con gli intonaci, hanno protetto le aperture e si stanno avvicendando per realizzare le porte, le finestre ed i grandi serramenti che chiuderanno la grande casa. Hanno scelto le pavimentazioni, i punti di unione tra la vecchia cascina e la nuova casa: ci sarà un’aia molto ampia che vedrà disegnate le ombre delle chiome dei primi alberi del bosco, quelli che accolgono ed invitano ad inoltrarsi nelle gallerie verdeggianti. Quando ci sveglieremo, la casa sarà mutata ed avremo la possibilità di continuare a scrivere la nostra storia: c’è chi dice che ci sia sempre una pianta all’inizio di una storia. P. e il bosco augurano a tutti i viventi un risveglio consapevole, in cui poter rinnovare e rinforzare le proprie radici e far volare leggera la testa verso il cielo… BUON ANNO!
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ci accompagna per più ore? Sono fiorite le margherite e ci sono macchie di violette che colorano i prati! Che meraviglioso risveglio ho avuto! ….ma sapete che sono riuscito a sbirciare durante il mio lungo sonno ed ho visto che nuovi piccoli uomini si sono presi cura di un vecchio gelso. È cresciuto in una parte di terra che nei prossimi mesi dovrà essere rimestata e destinata ad accogliere un viottolo. Gli amici uomini hanno deciso di spostarlo: una pesante zolla di terra si è staccata dal prato e le radici hanno trattenuto la materia vitale da portare nel nuovo alveo. Il grande gelso ora abita qualche metro più in là: lo aiuterò…. deve rinascere. Ah, dimenticavo di dirvi che la nuova casa è uno spettacolo di sorprese! Tra un paio di settimane vi manderò qualche ”istantanea” dal cantiere.
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casa: hanno rimosso i ponteggi e io posso allungarmi senza indugi! Ho ricevuto visite, visite preziose perché sono venuti alcuni famigliari a vedere gli spazi, hanno guardato con occhi innocenti e commossi. Ho sentito che ridevano e si sono fermati per fare una foto, tutti insieme: li vedevo bene perché si sono sistemati nella sala vetrata che mi sta di fianco. E poi, la scorsa settimana, ho sentito suonare una musica nel silenzio del mezzogiorno: cosa succede, mi sono chiesto. Stupore! Una sinuosa creatura ha iniziato a danzare davanti a me, libera di vivere le note e l’aria che incontrava… mi sono emozionato! Ho sentito dire dai piccoli uomini della cooperativa che sarà l’inizio di brevi filmati in cui si celebrerà la bellezza, l’arte, la musica: perchè LUNARI è lo spazio per essere generativi! Sono felice della vitalità che si sta creando. La grande casa si staglia come una cattedrale: luce, colori e superfici stanno prendendo il profilo di ciò che sarà: una splendida realtà! Il bosco ha messo le gemme!
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srotolare incarti verdi di linfa giovane. Le cime dei miei amici alberi si stanno vestendo di minute foglie che sembrano stiracchiarsi per prendere forma: stiamo per andare in scena. Ci prepariamo alla nuova stagione: portiamo con noi il freddo dell’inverno che ha rigato i nostri fusti e abbiamo aumentato il nostro radicamento a terra, ogni giorno più profondo e solido. Con molta gioia abbiamo visto i bambini tornare a giocare: colorati nei gesti e curiosi di scoperte. I piccoli uomini stanno lavorando con ruspe all’esterno della casa: mi passano a fianco e sento che la terra si fa tremolante. Mi rassicurano gli sguardi che mi osservano e attendono che io dia cenni della mia vitale presenza: non vedo l’ora di risvegliarmi completamente e dare il meglio di me! Nella nuova casa c’è molta frenesia: falegnami, fabbri, elettricisti, idraulici, stuccatori! Ogni giorno si completa uno spazio: il lungo portico interno è un caleidoscopio da cui contemplare il bosco, i grandi tagli nei muri offrono agli occhi la possibilità di guardare oltre, di spostare le quinte dello sguardo e lasciarsi trasportare a ciò che sarà!
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che chiude uno spazio, rivestito di legname, sospeso sopra l’ingresso. Sì, lo sapevo ma non avevo realizzato che avrei visto, per la prima volta, la mia immagine riflessa: sono un bellissimo albero! Sono proporzionato: il mio fusto è leggermente inarcato perché si è modellato al vento che nei decenni ha soffiato contro la corteccia, ho una chioma folta che crescerà nei prossimi mesi. Le mie foglie sono larghe, accoglienti: palmi che muovono un verde brillante alternato ad un verde argenteo. Insieme ai gelsi, sono l’albero più adulto dell’intero bosco ma godo di una posizione privilegiata: sono una sentinella che dal terreno si erge al cielo, porge lo sguardo a chi entra e saluto il bosco. Che emozione! La mia immagine! E mi vedrò mutare con il chiarore del giorno ed il buio della notte… E mi sorprenderò nel vedermi cambiare con le stagioni… E mi impegnerò a proteggere le operose comunità che animeranno la grande casa, il bosco, l’orto e l’aia… Sono proprio un bellissimo albero!
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conoscere i nuovi spazi ed osservare i mutamenti, altre si sono raccolte nel bosco per allestire l’accoglienza dei bambini, altre ancora, in solitaria spedizione, si muovono negli ambienti nuovi per fermare le emozioni. Tutto il bosco si è svegliato; abbiamo intrecciato i rami per creare delle gallerie verdi da percorrere e da vivere nei prossimi mesi estivi. I piccoli uomini hanno iniziato a tagliare l’erba che cresce veloce con i fiori del tarassaco e delle margherite; nella casa si sta iniziando a fare ordine e spazio per la posa dei pavimenti: non avete idea di quanti pacchi sono arrivati! Ci sono stati incontri commoventi tra i ragazzi, gli operatori e le volontarie grazie ad una “visita speciale” che ha allietato una mattinata in cui ci si è scambiati storie, esperienze, vissuti ed una moltitudine di visioni. Questa “visita speciale” ci ha consegnato un’immagine molto evocativa: un grande albero a testa in giù a simboleggiare le radici che traggono energia dal cielo e la trasmettono alla terra. Ci ricorderemo, nel costruire LUNARI che è importante cambiare il punto di vista, porsi ad altezze diverse per guardare come il mondo, attorno a noi, può cambiare… e allora? Tutti a testa in giù! Cosa vedete?
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le more che si allungano di giorno, in giorno. Provo gioia per questo risveglio dei viventi: i piccoli uomini stanno lavorando dentro la casa per posare i pavimenti e grandi ruspe lavorando per trasportare la terra e fare spazio all’aia sociale che si affaccia al bosco e… moltissimi bambini si ritrovano a giocare nel bosco, a saltare da un tronco all’altro con gesti di equilibrio. Sta nascendo il piccolo orto che li accompagnerà per tutta l’estate e, soprattutto, le due case, la cascina e quella in costruzione stanno condividendo le mura. Un incontro tra le “cose” a rappresentare lo scambio delle generazioni, delle storie, delle esperienze, del non visibile che si manifesta nei sorrisi e nelle speranze delle persone. GIOIA! Nel vedere che la natura si sta riscaldando al sole del giorno e riposa lucente con la meravigliosa presenza della lunatica notte… penso che tra qualche mese tutto questo avverrà sopra la testa di piccoli uomini che non potranno fare altro che farne parte.
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delimitato la grande aia sociale. Avverto suoni forti e vibrazioni: anche i ragazzi del centro sussultano ai balzi delle benne ma il disagio passa presto nel vedere il progredire del lavoro e la conquista di nuovi orizzonti. Dal mio fondamento terroso ho udito parole: le ho comprese, le ho sentite appartenermi… si parlava di alberi, di noi creature ancorate a terra, private della fuga, resistenti, resilienti alle circostanze del clima e del mondo. Non abbiamo organi come gli animali: vediamo, respiriamo, sentiamo con tutto il corpo. Foglie, rami, radici, fusto sono un tutt’uno ed insieme si decide…ed insieme sopravviviamo o decidiamo di lasciarci andare. Oggi, tutti insieme, io albero P e gli alberi del bosco vogliamo dire che solo chi impara a respirare, ascoltare, ricordare, parlare con tutto il corpo può muoversi, nonostante affondi le radici nell’umida terra. Forza piccoli uomini! Insieme potete cambiare, potete realizzare grandi sogni, ambire a raggiungere altezze celestiali…vi aspettiamo!
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attenzione, guardati alla luce del sole, in ombra, in ore diverse del giorno: è importante andare alla ricerca dei colori… saranno gli sfondi dei nostri nuovi spazi! E poi, non ci crederete! Un piccolo gruppo di ragazzi del centro è sgattaiolato nella nuova casa, attraversando la “porta del tempo”: quella che dalla cascina conduce al nuovo edificio. Un tempo si affacciava sui campi: ora, chi la attraversa, sembra muoversi tra dimensioni temporali diverse. Sarà splendido varcare le soglie di ambienti diversi, entrare e uscire dai colori, muoversi nella luce. Beh, ciò che volevo dirvi è che nel gruppo di ragazzi, ho sentito emergere una voce; si trovavano nella sala vetrata, quella rivestita di legno, quella che vedo dai miei rami. Quella voce chiedeva di poter festeggiare il proprio compleanno in quello spazio! Meraviglia! La bellezza ha guidato l’istinto della scelta! Saremo felici di organizzare quella festa di compleanno!
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stanno guardando: finalmente si sono appaiate le mura! Le divideva un vecchio filare di mattoni, un tempo esterni, un muro che ha protetto la casa dalla pioggia, dal gelo, dal caldo e, ora, ha lasciato il passo ad un’apertura che mette in collegamento gli spazi. I piccoli uomini sono diventati frenetici nei loro spostamenti: sono numerosi e laboriosi. Si stanno intensificando le lavorazioni: In ogni parte del cantiere ci sono gruppi di persone che si adoperano per portare a termine i vari spazi… e, non ci crederete! Hanno iniziato il montaggio delle tavole di legno! La casa si sta colorando con gli assiti robusti, poderosi e venati di linfa. La casa parlerà con il bosco, con noi alberi anche attraverso le cortecce, alla superficie che si muove lenta al passare del tempo. I legni si coloreranno e, insieme a loro, le persone troveranno accoglienza e calore. Tanto brulicare anche nel bosco: i miei amici alberi stanno accogliendo i bambini che frequentano il BOSCO EDUCANTE. Sentiamo le loro voci gioiose e ci rallegriamo della loro felicità!
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un ciliegio. Nella macchia delle chiome, un timido alberello rappresenta un affetto importante: mi ha emozionato molto vederla accarezzare il tronco argenteo, abbracciarlo, nel suono delle risate e dei giochi dei bambini del Bosco Educante. Per qualche minuto si sono ricongiunte due esistenze ed ho esultato: ho potuto sentire che tutto il bosco partecipava a questo incontro. Si è rafforzato un legame spezzato in terra e rinnovato nei sentimenti in uno spazio sospeso. Atri amici sono venuti in visita: stupiti hanno sentito l’energia del luogo in cui io ed il bosco viviamo ed hanno percorso i prati e le stanze della nuova casa.
Tutto sta risplendendo di luce! I vetri e le mura stanno restituendo un senso inspiegabile di apertura, di respiro. I piccoli uomini della cooperativa si stiamo preparando al trasloco temporaneo per lasciare ai muratori gli spazi della cascina che verrà sistemata in alcune parti: ci sono scatoloni ovunque! So che ce la faranno perché l’obiettivo finale è talmente importante che gli sforzi verranno ripagati! FORZA!
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ciò che scorgo dalla mia altezza. Tutti i piccoli uomini della Cooperativa si sono trasferiti nella nuova casa: stanchi, smarriti, stupiti dei nuovi sguardi che si aprono alle palpebre. Il grande portico accoglie i visitatori, i bambini del bosco, i ragazzi del centro, una moltitudine di persone che osservano ed intravvedono il loro percorso non tralasciando di farsi guidare dalla bellezza. Il cantiere si è trasferito alla vecchia casa che verrà ristrutturata e restituita tra qualche settimana… eh, si! Ci siamo! Si sta pavimentando la grande aia sociale: BELLISSIMA! Spaziosa, accogliente, generativa… ma, in fondo, questo è un luogo in cui si sono generate idee, concretizzate aspettative, realizzati sogni. Una piccola comunità che attende di aprire le porte per mostrare che “guardarsi negli occhi” è ancora il modo per raccontare un sé sostanziato dalle emozioni e dalle azioni. Gli spazi esterni stanno prendendo le onde del terreno: confluiscono le linee dell’orizzonte e tutto è organico nell’insieme. Noi alberi siamo felici, anche noi stanchi di cogliere il caldo del giorno ma grati a chi ci “guarda negli occhi”.
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bosco, chi cura la comunicazione, chi controlla i documenti e chi, di tanto in tanto, mette il naso fuori dalle vetrate e mi guarda. Eh, si, riusciamo a toccarci perché i miei rami arrivano molto vicini e le mie foglie allietano la vista e colorano il vento. I muratori sono entrati nella vecchia cascina e stanno iniziando a lavorare alla ristrutturazione: recupereranno spazi, si apriranno velux come lenti dirette al cielo… non vedo l’ora di sbirciare i nuovi ambienti. I ragazzi avranno una palestra più grande, sorgeranno nuovi uffici con grandi vetri e si realizzerà la lucente cucina che si trova proprio dove tutti i servizi si incontrano. Ho sentito dai piccoli uomini della cooperativa che stanno per arrivare gli arredi per la grande aia: non potete immaginare quanto sia felice di sentire che ci saranno tante iniziative, con spazi per tutte “le altezze”…. grandi e piccoli! Chiedo a tutti voi di cercare occhi nuovi per guardare, un rinnovato cuore per ascoltare frequenze diverse, due nuove mani per toccare le cortecce che stanno immobili in attesa di un passaggio…. a voi tutti, chiedo di ascoltare, ascoltare ed emettere suoni di stupore perché, è una quotidiana scoperta l’orizzonte che ogni giorno disegniamo.
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uomini laboriosi si sono spostati nella vecchia casa di campagna: grandi sorprese! Si aprono brecce nei muri e si cambia il punto di vista: gli spazi famigliari appaiono nuovi rifugi in cui sistemarsi e iniziare a guardare in direzioni diverse. Si apriranno finestre verso il cielo ed entreranno luce e colore ad orientare i giorni; sono state riportate in luce le vecchie travi di legno del fienile ed ho ascoltato i suoni dello stupore di chi ha ricordato le origini di quelle mura. Stanno prendendo forma i volumi: le persone, senza alcuna difficoltà, si muovono alla scoperta di un mondo nuovo. Tutto è da esplorare: dentro e fuori… e non vi dico cosa accade nel bosco! I bambini giocano, giocano, giocano! E noi alberi siamo onorati di essere parte di quei gesti felici. Avverto l’emozione delle persone che stanno curando i particolari, che desiderano condividere questo splendido percorso di lavoro e di sensazioni. FORZA! CI SIAMO! Raduniamo tutte le forze per portare a termine il nostro SOGNO!
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lasciano stupore! I bambini del cred nel bosco hanno festeggiato la conclusione della loro avventura: tanti giochi, incontri ed amicizie che, mi auguro si ritrovano il prossimo anno. Io e gli alberi del bosco osserviamo la frenesia che si muove sotto le nostre chiome: abbiamo ascoltato i piccoli uomini e tra poche settimane… ci sarà una grande festa! Una festa dedicata a noi, alberi del bosco, alla grande casa, alle persone che hanno lavorato e agli amici che vorranno scoprire la meraviglia di “piccolo mondo” che si è generato in un ritaglio di terra. Non vediamo l’ora di fare festa, di poter accogliere e abbracciare tutti!
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visiva e olfattiva per arrivare al bosco. Scorgo dalle aperture e, dai corridoi la vita che brulica in ogni spazio. Si intensificano i movimenti, i gesti si fanno veloci e le consegne si accalcano! Non crederete ai vostri occhi: pacchi e scatoloni giganteschi si accalcano sotto il grande portico… ne escono poltrone, divani per il giardino, tavoli, scaffali e lampade! Alcuni alberi del bosco riportano le ferite della grande arsura dei mesi estivi: spero che il riposo dell’autunno li aiuti… Forza! I piccoli uomini stanno preparando anche la giornata di festa per tutti gli alberi del bosco! Evviva!
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ai bambini, ai ragazzi e alla comunità. Una festa per inaugurare i nuovi spazi che LUNARI ha creato. Potrai scoprire la nuova grande casa, visitare il bosco, fermarti a riposare in giardino e partecipare a giochi e laboratori per tutte le età, conoscere nuovi amici. Il pomeriggio si concluderà con una golosa merenda e… una sorpresa!
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Scopri di più su Nicole Mi chiamo Nicole Tecchio, ho 20 anni e mi divido tra Mantova, Verona e Bologna dedicandomi da un paio d’anni alla mia passione per il mondo dell’illustrazione. Ho avuto il piacere di collaborare con artisti aziende, negozi e botteghe di stampa.
Nel 2020 sono riuscita ad autopubblicare e distribuire due raccolte delle mie illustrazioni (Coi: illustrazioni e Bestiario vittoriano: brevi storie assurde).
Nei miei disegni è facile ritrovare uno spazio rivoltato, che gioca con l’assurdo, come fosse un vicolo stretto, di una terra di nessuno, pieno di dettagli da scoprire.
I lavori che ho avuto il grandissimo piacere di realizzare per Lunari, escono proprio da questo spazio. Ho pensato ad un luogo che potesse crescere e articolarsi intorno alla natura e ai bisogni delle persone. Uno spazio sicuro che mettesse in primo piano una dimensione di incontro.
Il secondo spunto è stato invece il tema del nido. Un luogo protetto, che riuscisse ad enfatizzare ancora una volta da un lato il rispetto della natura e dei suoi abitanti e dall’altro un momento di accudimento e di crescita, prima di poter spiegare le ali in autonomia.
Lunari è un progetto di Cooperativa Fior di Loto Onlus
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